venerdì 18 dicembre 2009

Stop al fotovoltaico selvaggio


La Regione Puglia (delibera di giunta 1947/2009, approvata il 20 ottobre scorso e pubblica sul Burp 174 del 4 novembre) propone il divieto per impianti fotovoltaici a terra e in zone agricole.Lo fa approvando lo schema del Piano paesaggistico territoriale regionale, all’interno del quale sono contenute le linee guida per la progettazione e lo stanziamento degli impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili. Tra gli indirizzi e gli obiettivi operativi illustrati dalle linee guida emerge infatti la volontà di concentrare i nuovi impianti fotovoltaici nelle aree produttive pianificate e nelle cave anziché nelle zone agricole, vietando in particolare la messa a terra. La Regione incentiva al contrario la copertura per autoconsumo di serre agricole, facciate di edifici, pensiline e strutture per la protezione di parcheggi, aree di sosta e zone pedonali. Soluzioni che non comportano il consumo di suolo e si integrano con la vocazione agricola di determinate aree regionali. I nuovi orientamenti mirano infatti a promuovere distretti energetici compatibili con il territorio e il paesaggio. L’energia diventa quindi centrale nel processo di riqualificazione di città, aree produttive, periferie e campagna urbanizzata, creando una sinergia tra crescita del settore energetico, valorizzazione del paesaggio e salvaguardia dei suoi caratteri identitari.Una risposta importante ai tanti comitati di cittadini che in tutta la Puglia hanno prodotto una vera e propria levata di scudi contro il rischio di veder deturpato per sempre il loro paesaggio. Una sterzata decisa verso la tutela del “bene comune”, rappresentato anche da quell’orizzonte fatto di ulivi, muretti a secco, vigne e grano al quale i nostri occhi sono abituati.Un argine alle speculazioni delle mafie sulla compravendita di terreni agricoli per la futura realizzazione di impianti per la produzione di energia alternativa. E’ questo, infatti, come ha più volte denunciato “Libera” il nuovo settore economico dove si stanno ripulendo soldi sporchi: lo potete leggere nell’ultima inchiesta del Tacco in edicola, dal titolo emblematico “Cose nostre”.Un bel modo, per chi ama l’ambiente, di salutare un anno durante il quale all’ambiente è stato tolto molto.

Fonte: Il Tacco d'Italia 15/12/2009


1 commento:

  1. hoooo finalmente ci voleva!Stiamo rovinando la nostra terra...............

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