domenica 22 dicembre 2013

Tangenziale Ovest : nota del Consigliere Marcello Amante

I lavori per la realizzazione della Tangenziale Ovest e il perdurare della sospensione degli stessi stanno creando inevitabili difficoltà, sia  ai concittadini residenti a nord della stessa che ad alunni e personale del secondo Polo di via Arno.
Fermo restando la competenza della Provincia, nei giorni scorsi, ho contattato l’Assessore e la Dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Galatina per informarmi sulla reale situazione ed assicurarmi che si stia seguendo, nel modo più opportuno, l’evolversi degli eventi.
Ad oggi le notizie sono che i lavori, fermi perché è stato necessario approvare delle varianti di modifica al progetto originale, ripartiranno dal 7 gennaio p.v..
Ai tanti che, negli ultimi giorni, mi hanno fatto presente la loro preoccupazione assicuro  la dovuta attenzione affinché la durata dei lavori sia contenuta entro i tempi strettamente necessari per la loro realizzazione, così da creare quanti meno disagi ai residenti e ai genitori  dei bambini frequentanti la scuola che quotidianamente sono costretti a districarsi tra le uniche due strette vie di comunicazione oggi percorribili.
Allo stesso modo  sto approfondendo che le varianti approvate, specie nello snodo di via Arno,  siano conformi  agli impegni sottoscritti a suo tempo con la Provincia ed in tal senso ho avviato richiesta documentale agli uffici competenti.
Colgo l’occasione per porgere a Voi dell’informazione e ai Galatinesi tutti, a nome mio e delle Liste Civiche che ho il privilegio di rappresentare, gli auguri per un sereno Natale.
Marcello Amante
Congiliere Comunale Liste Civiche

mercoledì 18 dicembre 2013

L’Assessore Forte ha totalmente ignorato le domande, i suggerimenti e le richieste fatte dai cittadini galatinesi.



Ancora una volta, anziché dare risposte, si sceglie una vuota e stucchevole demagogia nel vano tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità. Come consuetudine.
 
Nella sua “risposta” al nostro ultimo comunicato, l’Assessore Forte ha totalmente ignorato le domande, i suggerimenti e le richieste fatte dai cittadini, parlando invece di altro.
 
Mai stanchi nella nostra azione, ma al contrario ancor più motivati e incuriositi da quanto dichiarato dall’Assessore, traiamo spunto per sollecitare ulteriori chiarimenti, ovviamente da sommare ai precedenti, per i quali i galatinesi sperano prima o poi di avere riposte chiare e veritiere :
 
- quando l’Assessore afferma che "dai dati ufficiali ... la nostra percentuale di raccolta differenziata balza dal 16% al 70%" di cosa parla? E’ in possesso di dati riservati, ai cittadini non accessibili?
Il sito della Regione Puglia attesta infatti che, in base ai dati comunicati dal Comune di Galatina, la raccolta differenziata nel mese di novembre 2013 si è attestata al 25,46%. Risultato che, solo alla luce delle imprevedibili decisioni regionali dell’ultima ora, ci mette momentaneamente al riparo dalla temuta ecotassa che avrebbe pesato sulle tasche dei galatinesi per alcune centinaia di migliaia di euro;
 
- quando si fa riferimento alla parte "organica umida" della raccolta differenziata, che l’Assessore ben sapeva avrebbe avuto la stessa destinazione dell’indifferenziato (secco residuo) pesando gioco forza negativamente sul risultato finale, come mai non si è pensato a soluzioni alternative ?
Si poteva e si può, crediamo, incentivare e sostenere il compostaggio domestico cedendo in comodato d'uso un composter a quanti nelle condizioni di utilizzarlo, con un costo che sarebbe ampiamente ripagato dall'ecotassa evitata oppure cercare soluzioni nella scia del "metodo Corigliano D'Otranto" che ha  permesso a quest'ultimo, in  concorso con altri comuni, di ottenere il dato UFFICIALE di quasi l' 80% nella raccolta differenziata;
 
- quando si evidenzia che la quantità di rifiuti prodotti dai galatinesi nel mese di novembre 2013 si è ridotto di quasi il 22%  (circa 179.000 kg), adducendo quale motivazione l'impossibilità per quanti illecitamente sversavano nei cassonetti rifiuti speciali di perseverare in tale comportamento con il sistema del porta a porta, ha l'Assessore Forte programmato azioni di contrasto affinché quei 179.000 kg di rifiuti speciali non prendessero la strada delle discariche abusive? L'aumentare dei cumuli di rifiuti nelle periferie e nelle campagne circostanti la città è solo un caso?
Ci auguriamo che la risposta non sia quella di tirare il ballo il "povero" Ispettore Ambientale, del cui operato nel contrasto all' illegalità, per altro, non si ha notizia.
 
Domande concrete e mai tendenziose le nostre per le quali potevamo essere tentati di utilizzare lo stesso tono da "vecchia fattoria" usato dall’Assessore, ma il rispetto per le Istituzioni e l’educazione nei confronti di chi legge, ci impediscono di farlo.
 
Alle Minoranze, la Costituzione Repubblicana assegna un ruolo di controllo che, per quanto ci riguarda, proviamo ad assolvere nel miglior modo possibile, tentando anche di essere propositivi. Riteniamo inaccettabile l'idea dell'Assessore della gestione del potere, di tipo medioevale, dove la Principessa non può essere mai contraddetta.
Confondere le proprie aspettative con i dati di fatto, senza rispondere alle domande poste o ai suggerimenti  dei cittadini, è la peculiarità identificativa della squadra di governo del Sindaco Montagna e l'Assessore Forte ne è certamente parte caratterizzante.
 
Le liste civiche Galatina in Movimento, Galatina Altra, novaPolis Galatina e Movimento per il Rione Italia sollecitano, infine, ancora una volta e con maggior forza la realizzazione di una ISOLA ECOLOGICA COMUNALE, prevista dalla normativa vigente, sulla  quale sistematicamente l'Assessore evita di dare risposte.
 
Galatina in Movimento
Galatina Altra
novaPolis Galatina
Movimento per il Rione Italia

lunedì 9 dicembre 2013

Galatina non ha necessità di SuperAmministratori, ma più semplicemente di BUONI Amministratori

 
 
 
 
 
E’ vero, a Galatina da qualche mese ci sono dei SuperEroi: la maggioranza dei galatinesi e la gran parte degli operatori della CSA che hanno messo tutto il loro impegno affinchè anche Galatina possa essere considerata una cittadina civile,
malgrado l'inconsistenza programmatica dell'Assessore e  dei vertici societari CSA, suoi AMICI.
 
Che si parli di Società Partecipate (CSA o Fiera), di Urbanistica (Megacentro, Tangenziale o Area Mercatale), di Ambiente (gelso o raccolta differenziata) l'Amministrazione  Montagna, rappresentata dall'Assessore Forte, sembra procedere con poche e confuse idee, riuscendo sistematicamente a scontentare quasi tutti nell'unica costante delle sue "vittime predestinate" : i galatinesi.
 
A proposito di CSA, che già disturba il sonno dei galatinesi con un decreto ingiuntivo di oltre             € 2.600.000,00 , se parliamo di raccolta differenziata, noi delle Liste Civiche Galatinesi, pensavamo ad improvvisazione e superficialità, ma le criticità causate dall’azione dall'Assessore Forte sono tante e tali che inziamo a credere non possano essere figlie della casualità.  
 
L’esperienza di altre realtà già avviate, avrebbe dovuto consentire all’Assessore di sfruttare al meglio tale opportunità per prevenire ogni potenziale disagio.
Non si è riusciti nemmeno a cogliere questa possibilità.
 
L'essere, oggi, sordi alle giuste richieste dei galatinesi evidenzia, ancora una volta, l'irritante obiettivo di sostenere esclusivamente la propria visibilità quando è il momento dei proclami, per poi rendersi evanescente e sfuggente dinanzi ai problemi e nel momento dei fallimenti ( vedi Ente Fiera ).
 
In concreto, tra gli altri problemi, chiediamo all’assessore Forte di:
 
- accogliere i suggerimenti delle famiglie di eseguire una terza raccolta settimale dell'umido integrandola con il calendario della raccolta del vetro o della carta ;
 -  affrontare il problema degli esercizi commerciali e delle famiglie che lamentano la insufficienza di una sola raccolta settimanale dell’indifferenziato;
- risolvere l’attuale inadeguata organizzazione , sia igienico-sanitaria che pratica, della raccolta di pannollini e pannoloni, problema particolarmente sentito da famiglie con componenti diversamente abili;
- organizzare meglio lo svuotamento dei contenitori di medicinali scaduti che risultano, malgrado la nostra precedente segnalazione, sempre colmi, con la conseguenza di farmaci pericolosi alla mercè di chiunque.
 
Sollecitiamo con forza la realizzazione di una ISOLA ECOLOGICA COMUNALE che a nostro parere risulta indispensabile e che sarebbe un’opportuna valvola di sfogo per le tante particolari esigenze della comunità galatine.
 
Le liste civiche Galatina in Movimento, Galatina Altra, novaPolis Galatina e Movimento per il Rione Italia invitano l'Assessore Forte ad abbandonare il suo frenetico, ma inconcludente, superattivismo anteponendo all’incontenibile desiderio di presenzialismo un'azione amministrativa più concreta che torni utile ai cittadini.
 
Galatina non ha necessità di SuperAmministratori, ma più semplicemente di BUONI Amministratori.
 
Galatina in Movimento
Galatina Altra
novaPolis Galatina
Movimento per il Rione Italia
 



giovedì 28 novembre 2013

C.C. 28-11-13 Fiera : l'intervento del Consigliere Marcello Amante

L'argomento è complesso e rischia di avere un forte impatto socio economico per molti anni sulla citta’, pertanto va affrontato con la considerazione che merita, atteso che a mio avviso presenta forti criticità in termini di legittimità, merito e metodo.
Partiamo da un dato oggettivo :  il deficit patrimoniale accertato nell’ultimo bilancio approvato dalla Fiera di Galatina e del Salento Spa è di circa € 913.000,00 e l'perazione che oggi si sta perpetrando, ritengo, non ha come finalità  la tutela degli interessi dei galatinesi, ma ha il preciso scopo di evitare di far emergere responsabilità e inefficienze di chi quel deficit lo ha creato con la “distrazione” di questa Amministrazione che subisce passivamente la regia del Dr. Spagnulo forte di un appoggio politico trasversale.
È opportuno ricordare che a seguito di tale rilevante perdita, con un Capitale Sociale oramai azzerato,    la societa’ Fiera di Galatina e del Salento Spa è stata messa in liquidazione e  contestualmente viene nominato quale liquidatore unico  il Dott. Mauro Spagnulo (già vicepresidente della società).  La scelta del liquidatore unico non è stata condivisa da questa amministrazione che aveva, in sede assembleare, proposto la nomina di due liquidatori, a motivo del ruolo delicato dell’organo liquidatorio, quindi tale scelta è avvenuta a maggioranza con i soli voti favorevoli della Provincia di Lecce e della Camera di Commercio che conferiscono al Dott. Spagnulo “tutti i poteri necessari e utili per la liquidazione”.
Giova ricordare che la liquidazione di una società ha sostanzialmente uno scopo  : incassare i crediti e pagare i debiti, quando i primi non hanno capienza sifficiente diventa obbligatoria la strada delle procedure concorsuali, vale a dire fallimento, concordato ecc..
Detto questo ritengo che nel nostro caso specifico la possibilità per il Dott. Spagnulo di stipulare un contratto di affitto di azienda durante il procedimento di liquidazione è praticabile solo se tale scelta risponde alle finalità proprie della liquidazione che sono prevalentemente quelle di liquidare il patrimonio e definire i rapporti giuridici pendenti. Ciò può avvenire anche con atti di disposizione del patrimonio sociale, ivi compreso un contratto di affitto di azienda, purché ritenuti “utili” alle predette finalità.
La valutazione dell'utilità dell' operazione deve essere sottoposta anche all'assemblea dei soci, che – si badi – mantiene il suo ruolo anche durante la liquidazione, con il preciso scopo di valutare la compatibilità del contratto d'affitto alle finalità proprie della liquidazione  e scongiurare  che ciò possa comportare l'assunzione di un nuovo rischio d'impresa od anche che lo stesso integri gli estremi di un nuovo atto di gestione assolutamente non consentito al liquidatore. Senza scordare  poi la necessità di valutare la congruità del canone offerto, la qual cosa non può che essere sottoposta al preventivo vaglio assembleare. Il tutto in funzione sia della tutela del patrimonio sociale, che al fine di prevenire eventuali responsabilità in capo al liquidatore ( artt. 2395 e 2489 c.c.).    

Nel caso di specie l’Assemblea dei soci non ha valutato la proposta né puo’ ritenersi abbia deliberato, atteso che la stessa prevede precise formalità in merito sia alla convocazione che alla validità delle delibere ed è composta da tutti i soci e non solo da quelli pubblici come sembrerebbe ritenere il Dr. Spagnulo allorquando afferma  che gli stessi sono “unanimemente favorevoli, come risulta dai tre incontri istituzionali tenutisi presso la sala Giunta della Provincia di Lecce”, stabilendo di fatto che egli ritenga ci siano soci di serie A e soci di serie B.

Comunque, pur volendo  astrattamente considerare legittimo l’operato del liquidatore in rapporto  all'affitto d'azienda per i residui sette anni di durata del contratto di comodato gratuito tra il Comune di Galatina e Fiera del Salento e di Galatina Spa, proprio non si comprende come si possa  ritenere compatibile un allungamento della durata dell'affitto in parola a 20 anni in conseguenza della proroga del contratto di comodato di un immobile di proprietà comunale con le finalità proprie  della procedura di liquidazione,  a maggior ragione senza  un preventivo assenso da parte dell'assemblea dei soci.
Vi è poi l'interesse pubblico che un'accorta Amministrazione dovrebbe sempre perseguire e tutelare. La proroga del contratto di comodato intercorrente tra il Comune di Galatina e l'Ente Fiera, ritengo, non tuteli gli interessi dei galatinesi che vorrebbero la conservazione della struttura e il suo utilizzo alle condizioni economiche più convenienti reperibili sul mercato che, con le procedure messe in atto dal liquidatore, non è detto che siano proprio quelle offerte dalla nuova società.
Più chiaramente ritengo che alla scadenza dei restanti sette anni di comodato sarebbe stato nei poteri del Comune di Galatina valutare se il canone percepito fosse quello migliore o se invece fosse opportuno bandire un procedimento selettivo pubblico,  strada oggi non percorsa,  per poter reperire la  migliore offerta possibile.
Permettere e concedere la proroga per ulteriori 13 anni ovviamente impedisce di fatto tutto ciò e la responsabilità non può che ricadere sull'Amministrazione Montagna e in particolare sull'Assessore Forte, delegata alle società partecipate, che , dopo la ben nota vicenda CSA, rischia di essere ricordata come l'Assessore delle partecipate fallite.
Dovremmo poi soffermarci sulla considerazione che tutta l’operazione di salvataggio, quand’anche fosse attuabile e, a mio avviso, non lo è, graverebbe tutta sui galatinesi, atteso che gli altri soci pubblici, Regione, Provincia e Camera di Commercio, si sono silenziosamente defilati con una complice distrazione di questa Amministrazione.
Ma andiamo nel merito dell’operazione che intende fare il liquidatore, per valutarne il grado di attuabilità.
Aiuta riepilogare l’operazione finalizzata, a suo dire “previa congrua falcidia” , a ripianare le posizioni debitorie della società Fiera di Galatina e del Salento spa e a un restyling strutturale del quartiere fieristico :
a) si percepirà un canone di affitto d'azienda pari a € 50.000 per anno (primo anno euro 25.000) che detratte le spese di liquidazione al minimo (compenso del liquidatore e del collegio sindacale) pari a euro 28.827,00 (come da f.do costi e oneri di liquidazione) resterà a disposizione un residuo di circa € 21.172,00.
b) si paventa una proposta di concordato ai creditori, su un arco temporale di venti anni , vale a dire a titolo di esempio che su un debito di € 10.000 si concorda di rimborsate supponiamo il 20% (cosa si intenda per congrua falcidia non è dato sapere, ma poi congrua per chi?) quindi €.           2.000,00  in venti anni , vale a dire euro  100,00   per anno.

È questa una proposta accettabile ed accettata ? Ad oggi non esiste nessun accordo formale con i creditori in grado di supportare questa proposta, che francamente ritengo irricevibile, il che significa che la proroga della durata del contratto di comodato non eviterebbe quello che si sta cercando a tutti i costi di evitare, vale a dire la procedura concorsuale, che avrebbe se non altro il vantaggio di far emergere le responsabilità e le inefficienze  di chi quel buco da circa 913.000 euro ha creato e che forse con questo tentativo si sta cercando di impedire.
Prorogare di ulteriori 13 anni il contratto di comodato gratuito alla Fiera del Salento e di Galatina Spa aggiungerebbe ulteriori difficoltà al Comune di Galatina, per almeno altri due decenni,  nel rientrare nella piena disponibilità dell’immobile.
Strada, quella del tentativo di rientrare nella piena disponibilità dell’immobile, che è la prima che questa Amministrazione avrebbe dovuto percorrere, con atti formali, quali la richiesta di risoluzione anticipata del contratto di comodato per inadempimento dell’obbligo della comodataria di servirsene per il raggiungimento dello scopo sociale.  Soluzione che avrebbe consentito all'  Amministrazione di gestire autonomamente i rapporti con la nuova società o valutare anche l’interesse di altre società e proposte alternative, magari più convenienti, se solo fossero state informate attraverso una proposta pubblica e trasparente, non chiusa e "riservata" a pochi nello studio del Dott. Spagnulo.
Questa domanda l' abbiamo già posta all’Amministrazione ma non ci è stata data esauriente risposta, cosi’ come oggi ancora non è stata data risposta alla città sulle “cose poco chiare” che il Dott.. Spagnulo ha affermato pubblicamente di aver visto tra le carte della società , atteso che su mia interrogazione  precedente il Sindaco dichiarò che ne avrebbe chiesto conto.
In conclusione, nel preannunciare la nostra contrarietà alla proposta di delibera, come Liste Civiche ci riserviamo di valutare qualunque iniziativa, anche giudiziaria, volta a verificare la correttezza dell’operazione nel suo complesso a tutela dei Cittadini Galatinesi.  è complesso e rischia di avere un forte impatto socio economico per molti anni sulla citta’, pertanto va affrontato con la considerazione che merita, atteso che a mio avviso presenta forti criticità in termini di legittimità, merito e metodo.
Partiamo da un dato oggettivo :  il deficit patrimoniale accertato nell’ultimo bilancio approvato dalla Fiera di Galatina e del Salento Spa è di circa € 913.000,00 e l'perazione che oggi si sta perpetrando, ritengo, non ha come finalità  la tutela degli interessi dei galatinesi, ma ha il preciso scopo di evitare di far emergere responsabilità e inefficienze di chi quel deficit lo ha creato con la “distrazione” di questa Amministrazione che subisce passivamente la regia del Dr. Spagnulo forte di un appoggio politico trasversale.
È opportuno ricordare che a seguito di tale rilevante perdita, con un Capitale Sociale oramai azzerato,    la societa’ Fiera di Galatina e del Salento Spa è stata messa in liquidazione e  contestualmente viene nominato quale liquidatore unico  il Dott. Mauro Spagnulo (già vicepresidente della società).  La scelta del liquidatore unico non è stata condivisa da questa amministrazione che aveva, in sede assembleare, proposto la nomina di due liquidatori, a motivo del ruolo delicato dell’organo liquidatorio, quindi tale scelta è avvenuta a maggioranza con i soli voti favorevoli della Provincia di Lecce e della Camera di Commercio che conferiscono al Dott. Spagnulo “tutti i poteri necessari e utili per la liquidazione”.
Giova ricordare che la liquidazione di una società ha sostanzialmente uno scopo  : incassare i crediti e pagare i debiti, quando i primi non hanno capienza sifficiente diventa obbligatoria la strada delle procedure concorsuali, vale a dire fallimento, concordato ecc..
Detto questo ritengo che nel nostro caso specifico la possibilità per il Dott. Spagnulo di stipulare un contratto di affitto di azienda durante il procedimento di liquidazione è praticabile solo se tale scelta risponde alle finalità proprie della liquidazione che sono prevalentemente quelle di liquidare il patrimonio e definire i rapporti giuridici pendenti. Ciò può avvenire anche con atti di disposizione del patrimonio sociale, ivi compreso un contratto di affitto di azienda, purché ritenuti “utili” alle predette finalità.
La valutazione dell'utilità dell' operazione deve essere sottoposta anche all'assemblea dei soci, che – si badi – mantiene il suo ruolo anche durante la liquidazione, con il preciso scopo di valutare la compatibilità del contratto d'affitto alle finalità proprie della liquidazione  e scongiurare  che ciò possa comportare l'assunzione di un nuovo rischio d'impresa od anche che lo stesso integri gli estremi di un nuovo atto di gestione assolutamente non consentito al liquidatore. Senza scordare  poi la necessità di valutare la congruità del canone offerto, la qual cosa non può che essere sottoposta al preventivo vaglio assembleare. Il tutto in funzione sia della tutela del patrimonio sociale, che al fine di prevenire eventuali responsabilità in capo al liquidatore ( artt. 2395 e 2489 c.c.).    

Nel caso di specie l’Assemblea dei soci non ha valutato la proposta né puo’ ritenersi abbia deliberato, atteso che la stessa prevede precise formalità in merito sia alla convocazione che alla validità delle delibere ed è composta da tutti i soci e non solo da quelli pubblici come sembrerebbe ritenere il Dr. Spagnulo allorquando afferma  che gli stessi sono “unanimemente favorevoli, come risulta dai tre incontri istituzionali tenutisi presso la sala Giunta della Provincia di Lecce”, stabilendo di fatto che egli ritenga ci siano soci di serie A e soci di serie B.

Comunque, pur volendo  astrattamente considerare legittimo l’operato del liquidatore in rapporto  all'affitto d'azienda per i residui sette anni di durata del contratto di comodato gratuito tra il Comune di Galatina e Fiera del Salento e di Galatina Spa, proprio non si comprende come si possa  ritenere compatibile un allungamento della durata dell'affitto in parola a 20 anni in conseguenza della proroga del contratto di comodato di un immobile di proprietà comunale con le finalità proprie  della procedura di liquidazione,  a maggior ragione senza  un preventivo assenso da parte dell'assemblea dei soci.
Vi è poi l'interesse pubblico che un'accorta Amministrazione dovrebbe sempre perseguire e tutelare. La proroga del contratto di comodato intercorrente tra il Comune di Galatina e l'Ente Fiera, ritengo, non tuteli gli interessi dei galatinesi che vorrebbero la conservazione della struttura e il suo utilizzo alle condizioni economiche più convenienti reperibili sul mercato che, con le procedure messe in atto dal liquidatore, non è detto che siano proprio quelle offerte dalla nuova società.
Più chiaramente ritengo che alla scadenza dei restanti sette anni di comodato sarebbe stato nei poteri del Comune di Galatina valutare se il canone percepito fosse quello migliore o se invece fosse opportuno bandire un procedimento selettivo pubblico,  strada oggi non percorsa,  per poter reperire la  migliore offerta possibile.
Permettere e concedere la proroga per ulteriori 13 anni ovviamente impedisce di fatto tutto ciò e la responsabilità non può che ricadere sull'Amministrazione Montagna e in particolare sull'Assessore Forte, delegata alle società partecipate, che , dopo la ben nota vicenda CSA, rischia di essere ricordata come l'Assessore delle partecipate fallite.
Dovremmo poi soffermarci sulla considerazione che tutta l’operazione di salvataggio, quand’anche fosse attuabile e, a mio avviso, non lo è, graverebbe tutta sui galatinesi, atteso che gli altri soci pubblici, Regione, Provincia e Camera di Commercio, si sono silenziosamente defilati con una complice distrazione di questa Amministrazione.
Ma andiamo nel merito dell’operazione che intende fare il liquidatore, per valutarne il grado di attuabilità.
Aiuta riepilogare l’operazione finalizzata, a suo dire “previa congrua falcidia” , a ripianare le posizioni debitorie della società Fiera di Galatina e del Salento spa e a un restyling strutturale del quartiere fieristico :
a) si percepirà un canone di affitto d'azienda pari a € 50.000 per anno (primo anno euro 25.000) che detratte le spese di liquidazione al minimo (compenso del liquidatore e del collegio sindacale) pari a euro 28.827,00 (come da f.do costi e oneri di liquidazione) resterà a disposizione un residuo di circa € 21.172,00.
b) si paventa una proposta di concordato ai creditori, su un arco temporale di venti anni , vale a dire a titolo di esempio che su un debito di € 10.000 si concorda di rimborsate supponiamo il 20% (cosa si intenda per congrua falcidia non è dato sapere, ma poi congrua per chi?) quindi €.           2.000,00  in venti anni , vale a dire euro  100,00   per anno.

È questa una proposta accettabile ed accettata ? Ad oggi non esiste nessun accordo formale con i creditori in grado di supportare questa proposta, che francamente ritengo irricevibile, il che significa che la proroga della durata del contratto di comodato non eviterebbe quello che si sta cercando a tutti i costi di evitare, vale a dire la procedura concorsuale, che avrebbe se non altro il vantaggio di far emergere le responsabilità e le inefficienze  di chi quel buco da circa 913.000 euro ha creato e che forse con questo tentativo si sta cercando di impedire.
Prorogare di ulteriori 13 anni il contratto di comodato gratuito alla Fiera del Salento e di Galatina Spa aggiungerebbe ulteriori difficoltà al Comune di Galatina, per almeno altri due decenni,  nel rientrare nella piena disponibilità dell’immobile.
Strada, quella del tentativo di rientrare nella piena disponibilità dell’immobile, che è la prima che questa Amministrazione avrebbe dovuto percorrere, con atti formali, quali la richiesta di risoluzione anticipata del contratto di comodato per inadempimento dell’obbligo della comodataria di servirsene per il raggiungimento dello scopo sociale.  Soluzione che avrebbe consentito all'  Amministrazione di gestire autonomamente i rapporti con la nuova società o valutare anche l’interesse di altre società e proposte alternative, magari più convenienti, se solo fossero state informate attraverso una proposta pubblica e trasparente, non chiusa e "riservata" a pochi nello studio del Dott. Spagnulo.
Questa domanda l' abbiamo già posta all’Amministrazione ma non ci è stata data esauriente risposta, cosi’ come oggi ancora non è stata data risposta alla città sulle “cose poco chiare” che il Dott.. Spagnulo ha affermato pubblicamente di aver visto tra le carte della società , atteso che su mia interrogazione  precedente il Sindaco dichiarò che ne avrebbe chiesto conto.
In conclusione, nel preannunciare la nostra contrarietà alla proposta di delibera, come Liste Civiche ci riserviamo di valutare qualunque iniziativa, anche giudiziaria, volta a verificare la correttezza dell’operazione nel suo complesso a tutela dei Cittadini Galatinesi.

venerdì 25 ottobre 2013

Individuare e colpire duramente i delinquenti che abbandonano illegalmente rifiuti

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Scegliere il metodo dello “scarica barile” non è una strada percorribile in una società civile e riteniamo che l’Amministrazione non possa e non debba infierire sulle vittime ma intensificare i controlli per individuare e colpire duramente i delinquenti che abbandonano illegalmente rifiuti, spesso anche pericolosi e ad alto rischio cancerogeno, nelle campagne e nelle periferie, commettendo un reato.
 
La nostra iniziativa di supporto nell’ambito della tutela del territorio incassa un primo successo che però non ci consente di essere pienamente appagati. Infatti, dalla soddisfazione per la rimozione dei medicinali scaduti abbandonati a ridosso del plesso scolastico in  Viale S. Caterina Novella, si passa allo sconcerto per la soluzione adottata  sulla bonifica dei terreni oggetto di abbandono di lastre  d'amianto in via Corigliano d’ Otranto.
 
In tale circostanza si è proceduto notificando al proprietario del terreno una Ordinanza con la quale gli si intima di "bonificare la discarica abusiva presente sulla sua proprietà, smaltendo il materiale abbandonato da ignoti, a proprie spese”.
 
Per la Legge "Il proprietario dell’area è corresponsabile in solido con l’autore dell’illecito abbandono dei rifiuti, solo qualora venga accertato  il concorso, a qualsiasi titolo, ed è indispensabile    dimostrare il dolo o   la colpa attiva (imprudenza, negligenza, imperizia) o la colpa omissiva (mancata denuncia alle autorità del fatto) per aver tollerato l’illecito;
Scaricare quindi il prezzo dello smaltimento su cittadini la cui unica colpa è essere proprietari dei terrenti non ci appare corretto.
 
Le liste civiche Galatina in Movimento, novaPolis Galatina, Galatina altra e Movimento per il Rione Italia, sollecitano l'Amministrazione ad organizzare, nelle ore a rischio, pattugliamenti di Polizia Municipale, ad utilizzare in modo mirato e più utile la figura, oggi puramente simbolica, dell’Ispettore Ambientale e chiedono agli uffici della Polizia Municipale ad avvalersi sin da subito  delle  tante telecamere che controllano le periferie e la città, compreso il sito oggi oggetto dell’Ordinanza,  per individuare tali delinquenti.
 
Le Civiche auspicano che i galatinesi tutti siano parte attiva e responsabile della propria comunità per combattere e debellare questo scempio ambientale, segnalando immediatamente alle Forze dell’Ordine ogni atto  illegale. I proprietari interessati da abbandono di rifiuti da parte di ignoti valutino l’opportunità di recarsi presso gli uffici degli organi di Polizia a SPORGERE REGOLARE DENUNCIA, affinchè, oltre al danno di vedere violata la proprietà, non debbano subire anche la beffa di dover pagare di tasca propria la bonifica della stessa.
 
 


                                                           

martedì 22 ottobre 2013

Tangenziale ovest, l'unica certezza è l'incertezza.


 
 
 
 
L’Amministrazione Montagna, che si parli di Fiera, di CSA o di Tangenziale,  proprio non riesce a dare certezze ai galatinesi. 

Parliamo di tangenziale,  noi delle liste civiche,  Galatina in Movimento, Galatina Altra, novaPolis Galatina, Movimento peri il Rione Italia, avevamo già discusso del problema.

Ci eravamo lasciati con le rassicurazioni degli Assessori Forte e Coccioli che, spinti anche dalle nostre sollecitazioni, erano intervenuti presso gli Uffici della Provincia, per cercare di “rattoppare”  parte delle problematiche nate su una strada che si realizzava nel circuito cittadino.

“ Dopo una proficua discussione”, i nostri Assessori, rassicurarono la città con un comunicato nel quale, tra gli altri, dichiaravano che “….si è giunti a definire i seguenti impegni:”


1. L'incrocio di via Arno in prossimità del complesso scolastico Polo 2 varierà rispetto al progetto appaltato mediante la realizzazione di un incrocio semaforico che permetterà l'attraversamento a raso della strada, garantendo la massima sicurezza ai pedoni.
2. ………………………..

Allo stato dei fatti si rileva che all’impresa che sta eseguendo i lavori, l’incrocio tra la tangenziale e via Arno non risulta , ossia nessuno ha impartito ordini di servizio in tal senso.  Probabilmente  sarà concesso solo un attraversamento pedonale.

Ci auguriamo che la nostra posizione non venga interpretata come strumentale polemica, ribadiamo  l’invito all’Amministrazione Montagna ad intervenire presso le sedi opportune affinché i proclami lanciati dai vari assessori non rimangano  tali e, quindi, vengano rispettati gli impegni assunti con i cittadini.

 

lunedì 21 ottobre 2013

La migliore lezione è l'esempio.













La migliore lezione è l'esempio.

Dopo tanto parlarne, a circa sei anni dall'avvio e con estremo ritardo, si porta a conclusione il progetto dell' estensione della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale. Riteniamo la cosa indispensabile ed ineludibile per questo non ci esprimiamo oggi su modi, tempi e metodi utilizzati dall'amministrazione, non volendo sollevare polemica alcuna e rimandando ogni analisi a progetto consolidato.
Non possiamo però tacere su un problema grave : la colpevole assenza del buon esempio. Come si ritene di poter assumere autorevolezza se mentre si chiede ai cittadini galatinesi  civismo e senso di responsabilità l'Amministrazione non assolve pienamente ai propri doveri ? Il territorio galatinese è assediato nelle sue periferie da numerosissime discariche abusive (un'associazione di liberi cittadini ne ha censite oltre 400) che aumentano di giorno in giorno e spuntando talvolta anche in pieno centro abitato. Da ultima anche nei pressi del rondò sulla strada per Corigliano d'Otranto dove, con un chiaro esempio di differenziata spinta, si è concretizzata una distesa d'amianto, solo amianto. Circa 30 metri quadri di lastre di eternit frantumate,  quindi ad alto rischio cancerogeno,  depositate da qualche ignorante e delinquente che meriterebbe solo la galera. Questa discarica và messa in sicurezza subito, così come prevede la legge, e il far finta di non vederla, cosa impossibile, è da irresponsabili oltre che perseguibile.
Abbiamo anche segnalato, a chi di dovere, qualche giorno fa una montagna di farmaci scaduti fuori dagli appositi cassonetti di raccolta nel cuore della città. Pericolosi rifiuti speciali abbandonati, su una delle principali arterie  cittadine, a ridosso del muro di cinta di un plesso scolastico, alla portata dei centinaia di ragazzi che frequentano quotidianamente la zona.

Possibile che tuttò ciò si sia palesato solo alla nostra vista ? L 'Ispettore Ambientale, che prima o poi dovrà pur rendere conto alla città sul suo operato, o uno degli amministratori cittadini non hanno mai percorso tali strade ?

È possibile, ma non è credibile.

Da liste civiche, quali sono, Galatina in Movimento, novaPolis Galatina, Galatina Altra e Movimento per il Rione Italia, sentono la necessità di dover dare una mano alla città e a chi ha responsabilità di ruolo, quindi, senza nessuna enfasi da spot pubblicitario,  hanno pensato di dare vita alla figura dell' "ispettore ambientale ombra". Vigileremo, segnaleremo e controlleremo affinché chi ha responsabilità nell'agire oltre che predicare sappia anche razzolare bene.

Galatina in movimento
Galatina altra
novaPolis Galatina
Movimento per il Rione Italia

martedì 8 ottobre 2013

Piano Paesaggistico Territoriale, agire nell'interesse della collettività.










Il Consigliere Comunale Marcello Amante ed i rappresentanti delle liste civiche Galatina in Movimento, Galatina Altra, NovaPolis Galatina e Movimento per il Rione Italia
nei giorni scorsi avevano chiesto un incontro al Sindaco Montagna per evidenziare le difficoltà rilevate sul tema PPTR e valutare, stante la rilevanza di carattere generale, la possibilità di attuare iniziative condivise nell’interesse della collettività galatinese.
Tale incontro ha avuto corso alla presenza del Sindaco Montagna e dell’ Assessore Forte e, in un clima propositivo, ha permesso di conseguire, riteniamo, un risultato utile per la Città.

Alla luce della disponibilità manifestata dall’ing. Guglielmo Stasi, si è convenuto di dare mandato formale all’Ufficio Urbanistica per la predisposizione delle osservazioni di carattere generale su ogni anomalia rispetto al PUG comunale in vigore. Osservazioni che, prima della successiva trasmissione agli uffici regionali, saranno oggetto di ratifica del Consiglio Comunale.
Considerando che il 6 novembre p.v. sarà l’ultimo giorno utile per presentare osservazioni di rettifica sui vincoli del PPTR, a supporto ed integrazione dell’iniziativa dell’Amministrazione, si suggerisce, ad ogni avente diritto, di provvedere autonomamente ad inoltrare eguale richiesta di rettifica. A tal fine è stata accolta e condivisa l’esigenza di incentivare l’informazione con l’affissione di manifesti esplicativi.

venerdì 27 settembre 2013

Piano Paesaggistico Territoriale, informare per tutelare i comuni cittadini galatinesi.


E’ di questi giorni la discussione sul PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale) che la Regione Puglia ha adottato in data 2 agosto 2013, ci facciamo carico delle richieste raccolte da comuni cittadini e, nei prossimi giorni, chiederemo un incontro al Sindaco per meglio illustrargli quali siano le difficoltà rilevate e capire se sia possibile assieme, stante la rilevanza del problema, portare avanti una battaglia condivisa nell’interesse della collettività.

Del PPTR condividiamo il principio di tutela del paesaggio e del territorio, ma non il metodo adottato che sta creando grande disorientamento e preoccupazione.

Le preoccupazioni maggiori riguardano quei moltissimi cittadini i cui suoli, edificatori sino al 2 agosto, apparirebbero oggi vincolati e dunque inedificabili. Tale aspetto riguarda anche le aziende agricole che abbiano subito delle modifiche in tal senso e che vedrebbero ridimensionate le proprie attività.

Il problema, forse, è anche più grande di quanto si immagini e riguarda veramente tutti, basti pensare alle conseguenze sulle entrate del Comune per un inevitabile mancato gettito IMU, qualora si dovesse arrivare a una rideterminazione dei valori delle aree fabbricabili.

Con il gruppo delle Civiche, GALATINA IN MOVIMENTO – GALATINA ALTRA – NOVAPOLIS- MOVIMENTO PER IL RIONE ITALIA, di cui sono espressione, abbiamo sollecitato una campagna d’informazione cui l’Amministrazione ha risposto annunciando che avrebbe messo a disposizione, presso il Palazzo della Cultura, le tavole riguardanti il nostro territorio, per la presa visione del PPTR.

Nel sollecitare la partenza di tale iniziativa riteniamo la stessa, se pur utile, comunque insufficiente, stante il grande impatto e le modifiche sostanziali che tale nuovo strumento urbanistico potrebbe portare rispetto al Piano Urbanistico Generale approvato di recente.

Il servizio d’informazione e assistenza che sollecitiamo e cui facciamo riferimento si rivolgerebbe e si metterebbe a disposizione essenzialmente del cittadino comune, poiché le associazioni di categoria o le imprese sono le uniche a essere già informate e strutturate.

L’urgenza è data dall’opportunità normativa che consente di procedere alle osservazioni a tutela dei propri diritti, ammissibili improrogabilmente entro il 6 novembre 2013.

                                                                                         Marcello P. Amante

                                                                                  In rappresentanza delle Civiche      

lunedì 23 settembre 2013

Una palese contraddizione : il Sindaco Montagna avochi a se la delega all'urbanistica.


 
 
 
 
Le liste civiche Galatina in Movimento, Galatina Altra, NovaPolis Galatina e Movimento per il Rione Italia invitano l'assessore Forte a rimettere la delega all’urbanistica o il Sindaco Montagna ad avocarla a se , affinché ci si presenti nel Consiglio Comunale di domani 25-09-13 in un quadro più chiaro.
 
 
Questa Amministrazione di centro sinistra ha già approvato mesi fa il progetto per la nascita del Centro Commerciale in località Cascioni, tant'è che il prossimo Consiglio Comunale sarà chiamato semplicemente a ratificare una convenzione che il Sindaco Montagna, la sua Vice e la Maggioranza  hanno concordato con la società proponente.
 
Una parte importante della maggioranza però sembra non essersene accorta e, scordandosi di essere nella "stanza dei bottoni" a Palazzo Orsini, si traveste da opposizione contestando l'operato della Giunta di cui è parte sostanziale.
 
Convegni chiarificatori, distinguo giustificatori, astensioni tattiche e indolori voti contrari lasciano il tempo che trovano, quel che conta è che l'Amministrazione Montagna, compreso l’Assessore Forte, dopo un decennio di polemiche ha dato il via alla realizzazione del Centro Commerciale in località Cascioni.
 
A leggere le varie prese di posizione portate all’attenzione dei cittadini galatinesi, assolutamente funzionali a confondere i lettori,  sorgono naturali delle domande :
 
- quella parte di maggioranza contraria all'opera,  perchè continua a costringere  il suo Assessore, delegato per di più all'Urbanistica, a subire questo affronto? 
 
- Se la delega assessorile è un mandato fiduciario del Sindaco ad essere rappresentato, come è conciliabile questo palese conflitto d'intenti con il suo Assessore all'Urbanistica?
 
- Se un assessore è osteggiato nell'operato dal proprio Sindaco al punto che anche l'Ufficio di riferimento agisce senza tenere conto delle sue idee, non consentendogli quindi alcuna possibilità di incidere, non ritiene di essere politicamente e istituzionalmente delegittimato?
 
Tutto ciò è una palese contraddizione che auguriamo si risolva prima del Consiglio Comunale,  si ribadisce, quindi, l’invito al Sindaco Montagna affinché ne prenda atto e, qualora l’Assessore Forte non la rimetta di propria iniziativa, provveda ad avocare a se la delega  all'Urbanistica.
 
Alternative diverse confermerebbero l’idea che i vari convegni e manifestazioni contro il megaparco altro non sono che chiacchiere demagogiche di facciata ben cementate da un banale attaccamento alla poltrona. 

mercoledì 18 settembre 2013

Piano Paesaggistico Territoriale Regionale : l'Amministrazione garantisca la massima informazione ai galatinesi

 
Le civiche Galatina in Movimento, Galatina Altra, Nova polis Galatina e Movimento per il Rione Italia si dichiarano certamente d’accordo sulla necessità di dover mettere in atto azioni a tutela e salvaguardia del territorio, ma in riferimento al PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale), emanato il 2 agosto u.s. della Giunta Regionale Pugliese, non condividono né il metodo, apparso ai più uno dei consueti raid agostani, né, approfondendo le indicazioni progettuali, parte dei criteri adottati.
L’informazione accurata e dettagliata, quando si interviene così sensibilmente sulla vita dei cittadini, non solo è necessaria ma è anche indispensabile per la riuscita del progetto e fa parte di quella politica partecipata che tanto si sbandiera nelle piazze ma che poi non trova puntualmente riscontro nella pratica.

Nel confronto in atto sul PPTR, fra l’Assessore Regionale Barbanente da una parte e gli Enti Locali con le associazioni di categoria interessate dall’altra, nessuno sembra tenere conto del semplice cittadino che, inconsapevole su quanto si sta decidendo, rischia di essere la vera vittima.

Quanti cittadini sono informati della possibilità che il proprio terreno sino al 2 agosto ritenuto edificabile, oggi non lo è più ma è diventato pascolo, bosco o altro?

Ci rivolgiamo al Sindaco Montagna ed alla Sua Amministrazione affinché siano messi in atto tutti i supporti possibili ad informare i galatinesi sull’impatto che avrà sulla Città l’adozione del PPTR, per questo chiediamo:

1) che sia data massima pubblicità, anche a mezzo cartellonistica 6x3, del suddetto PPTR relativamente al territorio galatinese;

2) che sia istituito presso gli Uffici Comunali uno sportello d’informazione a cui potersi rivolgere ed al quale dare incarico di inoltrare all’organo regionale ogni osservazione reputata utile dai cittadini galatinesi che ritengono di subire un danno.

venerdì 9 agosto 2013

Consiglio Comunale del 8-8-2013 : interrogazione del Consigliere Marcello Amante

Ill. mi Sig. ri


Dott. Cosimo Montagna
Sindaco del Comune di Galatina

Dott. Fernando Baffa
Presidente del Consiglio Comunale di Galatina

Preg. mo Segretario Comunale
Dott. Angelo Caretto


Il sottoscritto dr. Marcello Pasquale Amante, nella sua qualità di Capogruppo Consiliare di “Galatina in Movimento”e in rappresentanza delle liste civiche “Galatina Altra”, “NovaPolis” e “Movimento per il Rione Italia” presenta le seguenti INTERROGAZIONI URGENTI ex art. 18 Regolamento Comunale aventi ad oggetto:

1-Ripristino illuminazione Quartiere Giovanni Paolo II (ex Zona 167).

Considerato che da diversi mesi i residenti del Quartiere Giovanni Paolo II (ex Zona 167) subiscono la mancanza di pubblica illuminazione, a causa dello stato di deterioramento dei pali elettrici che sono stati rimossi per motivi di sicurezza

                                                                         CHIEDO

Al Sindaco e all’Assessore competente di conoscere quali sono gli intendimenti di questa Amministrazione per il ripristino della pubblica illuminazione, e più in generale quali sono i programmi e i progetti per la riqualificazione di un popoloso quartiere, che ospita una scuola primaria e dell’infanzia (Istituto Comprensorio Scolastico di via Arno) il cui stato di degrado si è reso ancor più evidente a causa del prolungarsi dei lavori per la tangenziale e dopo lo spostamento del mercato comunale.

Allego alla presente una raccolta spontanea di num. 76 firme di residenti avente ad oggetto il ripristino dell’illuminazione.

2- Fiera di Galatina e del Salento spa.

Premesso che ritengo non esaustive le risposte date a mezzo stampa dal Sindaco riguardanti le note scelte sulla Fiera di Galatina e del Salento Spa, ma ancor più gravi le affermazioni del Liquidatore Dott. Mauro Spagnulo in sede di conferenza stampa letteralmente, afferma “… mi sono guardato anni e anni di carte e ci ho trovato qualcosa non di chiaro, in tutto quello che ho guardato…”

                                                                                CHIEDO

Al Sindaco e all’Assessore competente se questa Amministrazione ha chiesto, o intende chiedere, se vi siano atti che hanno determinato o contribuito allo stato di dissesto dell’ Ente Fiera, il tutto finalizzato a individuarne le responsabilità .


Galatina, 8-8-2013

Con Osservanza

Marcello P. Amante


Allegati:

1-num. 5 fogli raccolta spontanea firme

venerdì 26 luglio 2013

Fiera di Galatina : fra nuovi dubbi e vecchie certezze il Sindaco Montagna non dà risposte.


                  

COMUNICATO

Il 18 luglio u.s. si è tenuta la tanto attesa conferenza stampa per illustrare il “miracolo” sulla Fiera di Galatina e i movimenti civici,  Galatina in Movimento, Galatina Altra, novaPolis Galatina, Movimento per il Rione Italia, hanno seguito l’atteso  evento.
Oggi, avendo avanzato formale richiesta (che alleghiamo) di documentazione  tramite il nostro consigliere comunale Marcello Amante, non tratteremo gli aspetti tecnico-amministrativi che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti, ma riteniamo altresì doveroso esprimere alcune considerazioni.
Restiamo ai fatti:
All’apertura della conferenza stampa partecipano il Liquidatore, il Presidente della Provincia Gabellone, l’Assessore Regionale Capone e il presidente della nuova società. Assenti la Camera di Commercio, che risulterà non rappresentata, ed il Comune di Galatina che solo alla fine, per pochi minuti, interviene con il Sindaco e il vice sindaco.
La parte privata è presente con un’unica rappresentanza ma tra il pubblico, quindi non è parte proponente.
Nell’intervento iniziale la Provincia e la Regione danno la netta impressione di parlare di qualcosa su cui non sono parte attiva e responsabile, dimenticando che essendo soci di maggioranza avrebbero tutti i poteri per assumere un atteggiamento propositivo. E’ vero che il liquidatore non può essere condizionato dai soci nella sua azione ma è altrettanto vero che  i soci hanno tutto il diritto, se ritengono lo stesso inadeguato, a provvedere alla revoca.
Il Dott. Spagnulo lo dichiara apertamente e quindi i soci di maggioranza, malgrado tentino un maldestro “scaricabarile”, avvallandone l’operato, si rendono solidalmente responsabili con lui.
Quando prende la parola il Comune di Galatina, nella prassi oramai consolidata, il Sindaco Montagna ancora una volta, decide di non decidere, lasciando che siano altri a determinare le sorti dell’Ente Fiera.  
Lo fa quando, giungendo con estremo ritardo alla conferenza stampa (quasi non lo riguardasse), invitato a parlare dichiara : ….. prendiamo atto di questo percorso e siamo soddisfatti….” e, dopo aver pronunciato alcune frasi di circostanza, cede la parola al suo vice che impronta un intervento basandolo sulla “speranza” di un futuro migliore, se e quando le prospettive illustrate dal Dott. Spagnulo si dovessero mai concretizzare.
Tutto qui? Questo è il risultato del grande lavorio dell’ Amministrazione Comunale?
Una, scoraggiante, presa d’atto ci pare davvero troppo poco su una questione che può essere determinante per un rilancio economico della città, ancor più se si vuole dar senso al tanto sbandierato programma di “rinascita”.
Ulteriori ed inquietanti dubbi, poi, si concretizzano ascoltando la gravi dichiarazioni, durante la conferenza stampa, del liquidatore della Fiera di Galatina e del Salento SpA,  quando,  letteralmente, afferma … mi sono guardato anni e anni di carte e ci ho trovato qualcosa non di chiaro, in tutto quello che ho guardato…”.
Al Dott. Spagnulo, diciamo che se ha riscontrato delle irregolarità o anche cose “poco chiare” nella gestione societaria, è suo DOVERE informare gli organi competenti.
Abbiamo voluto sollecitare il Sindaco Montagna su alcune riflessioni e, visto che l’argomento è stato trattato esclusivamente nelle riservate stanze delle segreterie di maggioranza, lo abbiamo fatto nell’unico modo che ci è consentito : ponendo delle pubbliche domande.
Domande a cui il Sindaco Montagna non ha ancora ritenuto di dover rispondere adeguatamente e alle quali, non ce ne voglia, oggi siamo costretti a sommarne un’altra :
- se come dichiara il liquidatore, sono stati riscontrati fatti poco chiari, quest’ Amministrazione ha chiesto, o intende chiedere, se vi siano atti che hanno determinato o contribuito allo stato di dissesto dell’ Ente Fiera, il tutto finalizzato a individuarne le responsabilità ?
Galatina in Movimento
Galatina Altra
novaPolis Galatina
Movimento per il Rione Italia

lunedì 15 luglio 2013

Fiera di Galatina : "per opportuna conoscenza ed onestà d'informazione "




Vogliamo oggi raccontare la storia di Cosimo e Mauro, due operosi personaggi, che amministrano con ruoli diversi, avendone a cuore, gli interessi dei Galatinesi.

Cosimo gestisce la proprietà immobiliare di famiglia, tra cui un pregiato immobile concesso in comodato gratuito ad una società, di cui è socio al 25%.

Durante la gestione, però, si arriva al  dissesto della sociètà.

Mauro, che tale società ha gestito per tanti anni, in qualità di vice presidente, è chiamato a trovare una soluzione. Dopo mesi e mesi di sofferte e struggenti valutazioni, ha un'idea davvero brillante, che sa di "miracoloso" : affittare, a qualche amico degli amici, l’immobile pregiato avuto in comodato gratuito e, attenzione attenzione, con i soldi ricavati pagare i creditori della società in dissesto.

In breve, Mauro, affitta un bene non suo ma di proprietà comunale per pagare i debiti della società in rovina.

Gli altri corresponsabili siano tranquilli, a pagare saranno SOLO i GALATINESI, anche se solo un quarto di quel debito è di competenza comunale, poiché alla società partecipano anche la Regione Puglia, la Provincia e la Camera di Commercio di Lecce

Idea miracolosa e geniale!

.... ma a vantaggio di chi?  Di certo non dei galatinesi ai quali toccherà subire oltre al danno d'immagine ed economico della chiusura della Fiera, anche la beffa di pagare debiti in gran parte di altri.

Il Sindaco, con i suoi silenti Assessori, confermando il metodo che l'ha contraddistinto sino ad oggi, decide di ratificare le decisioni altrui, nello specifico quelle del Dott. Mauro Spagnulo.

Ora non ci resta che attendere la conferenza stampa, nella quale il liquidatore illustrerà le sue “miracolose soluzioni”, ma ci pare quanto meno doveroso che il Sindaco Montagna

"per opportuna conoscenza ed onestà d'informazione " risponda alle domande poste, giacchè riteniamo che nella sua precedente comunicazione abbia confermato più che smentito i fatti denunciati dal Consigliere Marcello Amante.

Domande che di seguito riformuliamo :

- Perché si è ritenuto di dover affittare la struttura fieristica ad altra società passando per la liquidanda Fiera di Galatina e del Salento Spa e non direttamente, dopo aver richiesto, se necessario anche in modo coatto tramite vie giudiziarie, l' interruzione del contratto di comodato gratuito con la società in liquidazione?

- In che modo si è garantita trasparenza e pubblicità, in un atto di affitto di bene pubblico che, riteniamo, non possa essere gestito con modalità  privatistiche? Il liquidatore è stato capace di raggiungere dal suo studio tutti i possibili partners del settore? E ancora, siamo certi che non esistano società che possano proporre soluzioni migliori di quella proposta dal dott. Spagnulo?

- Dopo aver denunciato, ovviamente, alle autorità competenti gli atti vandalici perpetrati ai danni della struttura fieristica sono state valutate le eventuali responsabilità del Dott. Spagnulo?

- Ha l'Amministrazione Montagna chiesto, in occasione del rendiconto intermedio di liquidazione illustrato nell'incontro del 28 giugno u.s., al Dott. Spagnulo perché una società che sostanzialmente ha solo debiti e crediti,  dopo un anno dall’inizio della liquidazione, non ha ancora risolto il proprio iter?