giovedì 18 agosto 2016

Ufficiale : definitive le dimissioni del Sindaco Montagna







Cosimo Montagna non è più il Sindaco di Galatina. Alle ore 11:15 di oggi (allo scadere del ventesimo giorno dalle sue dimissioni) ha definitivamente annunciato, in una mesta ma piena di orgoglio per le cose fatte conferenza stampa, tenuta a Palazzo Orsini, la sua irrevocabile decisione di lasciare l’incarico. Il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, dovrà ora nominare un Commissario straordinario che, assumendo i poteri del Consiglio Comunale e della Giunta, guiderà la Città fino alle prossime elezioni amministrative che si terranno nella Primavera del 2017.
L’ex-Primo Cittadino, candidato e poi eletto da una coalizione formata dal Partito Democratico, da Rifondazione Comunista e dalle Liste Di Pietro Italia dei Valori - Patti Chiari e Cosimo Montagna Sindaco, ha gettato la spugna dopo 1540 giorni di permanenza nell’ex-Ospedale voluto da Maria d’Enghien.
A decretare la sua dine sono state le ormai solite lotte intestine fra gruppi di maggioranza e all’interno del Partito Democratico. Da Zeffirino Rizzelli a Sandra Antonica ed ora a Montagna, sembra questo il destino di chiunque si ponga alla guida di una coalizione del centro-sinistra galatinese.
È nei fatti l’incapacità di amministrare dei politici locali, succedutisi nell’ultimo ventennio, apparsi, tranne rare eccezioni, del tutto privi di senso delle Istituzioni e di una preparazione che consentisse loro di portare dignitosamente a termine gli incarichi ricevuti.

“Ci piace essere ricordati per le cose fatte non per le cose dette”“Usque tandem Catilina abutere patientiae nostrae?”. Cosimo Montagna comincia la sua lunga conferenza stampa con una citazione latina. “Ma per il rispetto che debbo a Catilina e Cicerone –aggiunge- non paragonerò i dissidenti ai traditori del 63 a.c.. Piuttosto costoro mi fanno venire in mente “Quelli della notte”, la nota trasmissione di Renzo Arbore, e a loro dico: avete abusato della mia pazienza”.
“In questi quattro anni –spiega- ho anche potuto riflettere sulla categoria dell’amicizia. C’è l’amico disinteressato, l’amico interessato, c’è il nemico verso cui occorre avere rispetto, e c’è l’amico,  con il quale si fa un percorso, si condivide una responsabilità, che, poi, ti diventa nemico. Ecco, questo, io inserisco nella categoria degli ingrati. Dante li colloca nel trentaduesimo canto dell’Inferno. I traditori, come gli ingrati stanno in un lago gelato ed hanno solo la testa fuori dall’acqua. Quando piangono le loro lacrime diventano di ghiaccio ed hanno il cuore ghiacciato. Indipendentemente da questo, però, credo che non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca. Io rivendico pienamente questi quattro anni di governo perché lasciamo sicuramente una città migliore di quella che abbiamo trovato”.
Montagna lascia poi alle diapositive il compito di illustrare l'azione amministrativa della sua "squadra". "Abbiamo avuto un'unico fine strategico -dice- enunciato in campagna elettorale: quello della riqualificazione delle periferie". Incassa anche i complimenti di Michele Mastrogiacomo, presidente del Collegio dei Revisori dei conti del Comune, che certifica "l'inversione di tendenza (nei conti, ndr) assicurata dalla Sua Giunta che produrrà negli anni effetti molto positivi".
Alla fine ringrazia tutti e si commuove. Qualche lacrima spunta anche nella sala dove, oltre agli assessori rimastigli fedeli (de Donatis, Sabella, Vantaggiato e Tempesta) sono presenti Lugi Lagna, Augusto Fachechi e Daniela Sindaco. C'è anche Andrea Coccioli, ex-assessore ai Lavori Pubblici.
“Ci piace essere ricordati per le cose fatte non per le cose dette”, afferma l'ultima diapositiva.

http://www.galatina.it/cosimo-montagna-non-e-piu-sindaco-di-galatina