sabato 28 gennaio 2012

Comunicato


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Il nostro appello alle forze del territorio ha sortito l'incontro con Galatina in Movimento. I due Movimenti tenteranno di verificare se esistono le condizioni per un confronto costruttivo e per un'eventuale intesa su progetti comuni, scevri da ogni pregiudizio politico e culturale. Galatina Altra e Galatina in Movimento concordano sull'urgente tentativo di sviluppare antichi valori etici da tempo dimenticati, che imprimano all'azione politica un'inversione di rotta, di immagine e di obiettivi. NON SI TRATTA DI CREARE UN CARTELLO ELETTORALE, ma della necessità di gettare una piattaforma di valori democratici ed etici riconosciuti e rispettati da tutte le forze in campo. E' auspicabile un serio confronto, sia pure da posizioni eventualmente contrapposte, sull' "emergenza città" e sulle iniziative utili per farvi fronte. A questo scopo tutti i contendenti sono chiamati a prendere al loro interno iniziative necessarie affinché, attraverso un nuovo percorso, possa essere intrapresa una azione politica più qualificata. La città, infatti, è sprofondata in un vuoto assoluto di programmazione politica, consegnando ampi spazi a "forze alternative" che nulla hanno a che fare con la Politica. Ciò l'ha resa, oggi più che mai, oggetto di attenzioni ed approfondimenti da parte di autorità che sarebbero certamente liete di non dover intervenire se la Politica adempisse con sollecitudine e rigore ai propri doveri di controllo e prevenzione.La città sollecita il ritorno ad una gestione decente della cosa pubblica, che non ne sporchi l'immagine e che faccia finalmente rivivere nei cittadini l'orgoglio dimenticato, attraverso l'attivazione di percorsi istituzionali improntati a BUONA AMMINISTRAZIONE legalità e correttezza, per la salvaguardia dei diritti dei cittadini, ma anche per l'adempimento rigoroso dei doveri da parte di tutti, in primo luogo di chi è chiamato a farli rispettare.I due Movimenti, quindi, concordano sul fatto che, ove si verifichino i presupposti sopra citati, dovranno relazionarsi sia all'interno che all'esterno dei gruppi, mantenendo la propria identità e improntando il confronto programmatico secondo principi di legalità, correttezza e rispetto reciproco.

Su tali basi procederanno, poi, alla valutazione delle iniziative necessarie a veicolare la nostra città in un nuovo percorso virtuoso e di ampio respiro.

I coordinatori

Antonio Marra

Giacomo Galluccio


mercoledì 25 gennaio 2012

EVOLUZIONE ...ma non troppo

“Un uomo che viaggia in una regione sconosciuta arriva a un bivio. In mancanza di cognizioni sicure, egli è portato ad un attimo di sosta, di esitazione, di sospensione. Quale strada è giusta? Come risolverà la sua perplessità? Non vi sono che due alternative: egli deve, o proseguire il suo cammino ciecamente o arbitrariamente, confidando nell’esito fortunato del suo tentativo, oppure scoprire delle prove che gli facciano concludere che una determinata strada è la giusta” (J. Dewey, 1933, Come pensiamo).
Un concetto espresso quasi 77 anni fa dal filosofo pragmatico e pedagogista statunitense John Dewey e quanto mai attuale.

Son trascorsi poco più di due anni da quando scrivevamo questi pensieri (in archivio è disponibile la versione del dicembre 2009) e, a distanza di così poco tempo, non sappiamo cosa scrivere di meglio per rimarcare il nostro "essere".


Ribadiamo ancor oggi quei principi imprescindibili ed irrinunciabili per Galatina in Movimento che nasce con un progetto alternativo e non contempla, ne contemplerà, soluzioni frutto di strane alchimie politiche finalizzate al solo scopo di cercare la vittoria fine a se stessa. Oggi con la consueta determinazione rimarchiamo quel progetto alternativo nella forma e nella sostanza secondo il quale, prima di parlare di programmi, è necessario più che mai individuare quegli uomini e quelle donne pragmatici, ma con una marcata connotazione etica e morale, che dovranno successivamente essere gli artefici nel trasformare il classico “libro dei sogni pre-elettorale” in azioni concrete e produttive per la comunità.


Se gli ultimi anni di gestione della cosa pubblica ci hanno insegnato qualcosa è certamente che i maggior danni sono stati procurati non dal “mediocre idealista”, sicuramente inconcludente, ma certamente dal “mediocre pragmatico” che ha ritenuto di poter ovviare ad ogni benché minima regola etica e morale pur di raggiungere l’obiettivo prefisso.


Senza pregiudizi e senza condizionamenti, al di là di sigle e collocazioni, osserviamo e giudichiamo i fatti, riconoscendo come interlocutore esclusivamente chi valutiamo si proponga secondo quei principi che Galatina in Movimento ritiene “alternativi”, in chiara discontinuità anche con il suo di passato.
Non siamo né arroganti né megalomani, siamo uomini e donne moderati che non credono di essere “portatori della verità assoluta” né credono che al di la dello steccato ci sia il “male assoluto”, quindi vorremmo poter condividere il cammino con uomini e donne di buona volontà, anche sotto il simbolo di altri movimenti, con principi etici coincidenti ai nostri.


Vorremmo poter dare un contributo alla rinascita di Galatina, miriamo dritti a Palazzo Orsini ma non a tutti i costi ed a qualsiasi prezzo. Non saremo mai disponibili a barattare le nostre dignità per qualche briciola di potere nella consapevolezza che se non ci saranno i presupposti, non avendo una vocazione donchisciottista, potremmo, anche se a malincuore, decidere di "lasciar fare ai soliti professionisti della politica galatinese".

martedì 17 gennaio 2012

Perché rileggendo scritti di due anni fa si ha la sensazione che a Galatina il tempo non scorra mai ?

Forse nessuno se ne accorge, ma la politica si è suicidata (di F. Rossi - Ffwebmagazine)


Qualunquismo, cinismo, retorica. E chi scrive il romanzo collettivo del futuro?

Nessuno se ne accorge perché, con palese rispetto delle regole di una società liquida come la nostra, l’evento non è uno solo, tragico, evidente. Uno di quei cataclismi ai quali ci si può opporre tutti insieme, con un ritrovato senso civico. Nessuno se ne preoccupa, invece, perché l’evento si è trasformato in tanti piccoli fatterelli che, presi singolarmente, non hanno alcun senso se non quello di una cronaca quotidiana, di un’inutile curiosità gossippara. Eppure, purtroppo, il fatto esiste comunque, ed è tutto in una frasetta: la politica si è suicidata.

Ecco qua, lo abbiamo detto. La politica si è uccisa perché non credeva più al suo ruolo e alla sua funzione. Si è sparata in vena un’overdose di qualunquismo, si è impasticcata di mancanza di prospettiva, si è impiccata alla corda della sfiducia, si è sparata una pallottola di puro cinismo. E così, quella che oggi passa per politica non è che un ectoplasma di quel che la politica dovrebbe essere, un avatar d’interessi altri che con l’agire per il bene comune non hanno nulla a che fare.

È per questo che la politica sembra, ogni giorno, darsi in appalto, svendersi per trenta denari. Perché, in realtà, i politici non fanno più il loro lavoro, non conoscono più i loro obiettivi, la loro natura. Tutti, in questo caso è la parola giusta, traditori che spendono la gran parte delle loro energie per difendere rendite di posizione, per cercare garanzie piuttosto che opportunità. E così la politica è morta sull’altare sacrificale delle finte appartenenze, della vuota retorica, degli interessi di parte, della mancanza di un destino, di un’utopia. Si è suicidata in nome degli apparati burocratici, delle correnti, delle candidature, delle carriere. Si è dimenticata di se stessa e dell’unica vera ragione per cui ha il diritto di esistere: cercare di scrivere quel romanzo collettivo chiamato futuro.

lunedì 16 gennaio 2012

Irresponsabili noi per aver mal riposto la delega. di Rossano Marra

da Il Galatino del 13 gennaio 2012.
Con la (più che annunciata) “caduta” dell’Amministrazione con a capo il sindaco Giancarlo Coluccia si chiude ancora in malo modo un’altra (l’ennesima) vicenda politico-amministrativa di Galatina.
Le dimissioni di tredici consiglieri comunali (su venti), avvenute il 20 dicembre 2011, sono l’ennesima prova del pessimo uso del voto fatto dagli elettori galatinesi. Eleggere al massimo consesso cittadino persone che periodicamente determinano il bello e il cattivo tempo dovrà far meditare, ma proprio tanto, i cittadini-elettori che si fanno abbindolare da chi – da quasi venti anni – dimostra di essere, dopo ogni tornata elettorale, sempre più famelico e più avido di potere.
La colpa non è di chi si propone e poi viene eletto (fa il proprio mestiere, perché altro non sa fare), ma di chi elegge persone che hanno vieppiù dato esempio di inaffidabilità una volta al potere. E al potere è sempre riuscito ad arrivare, scegliendo la coalizione vincente: centrodestra, centrosinistra, centro non ha mai fatto differenza. L’importante era vincere per ipotecare poltrone e intrufolarsi in ogni nuova trattativa tutte le volte che c’era qualcosa da spartire.
In molti non hanno condiviso la candidatura di Giancarlo Coluccia a Sindaco di Galatina non per la sua persona, ma per il “contorno” che di lui si è fatto scudo. Il 16 aprile 2010, in prima pagina del n° 7 di questo quindicinale, dopo l’occhiello “Giancarlo Coluccia eletto Sindaco al ballottaggio con il 59,89% dei voti” abbiamo titolato “Evitare il cappio al collo” e poi, ancora il 15 luglio 2011, sul n° 13 sempre di questo giornale, siamo tornati sull’argomento titolando “È ora di sciogliere il cappio al collo del Sindaco”.
Non è il caso di ripubblicare quanto scritto in quelle due occasioni, ma già i titoli sono eloquenti. Non vogliamo prenderci i meriti per aver visto lontano. Considerata la qualità politica di certi personaggi, che con lungimiranza riescono a stare sempre dalla parte vincente, non potevamo sbagliare: più volte si sono dimostrati inaffidabili e più volte si sono trovati non per caso nella coalizione vincente. Salvo poi a far cadere l’Amministrazione comunale per i soliti motivi che hanno a che fare con la ricerca continua e mai sopita di conquistare altro potere. Già nel citato articolo del 2010 profeticamente scrivevamo “In tanti [elettori, n.d.r.] hanno scelto […] quella che sembra la coalizione con maggiori possibilità di cadere in breve tempo”. Sembrava azzardato, ma purtroppo (per la città) così è stato.
Da partito di lotta e di governo, il partito in questione ha poi sempre assunto il ruolo di partito di lotta al proprio governo. Se le conseguenze negative fossero solo per quel partito, o per la coalizione raffazzonata messa in piedi nella primavera del 2010, il male sarebbe modesto. Purtroppo i danni maggiori sono per l’intera comunità galatinese, perché ogni elezione comunale costa (ballottaggio compreso) non meno di centocinquanta mila euro. E non solo, perché inevitabilmente si determina uno stallo alle attività politico-amministrative e con esse all’intera economia della città. Senza dimenticare che la grave crisi mondiale aggrava le difficoltà di Galatina: la nostra città vive un pessimo periodo non solo politico, ma soprattutto economico, commerciale, sociale, culturale. In poche parole la nostra città ha perduto la sua identità faticosamente costruita nel corso di dieci lunghi secoli. Galatina, durante le ultime festività natalizie, sembrava una città fantasma con negozi pressoché vuoti perché non è stata messa in essere alcuna campagna pubblicitaria (come avviene in altre realtà) a favore delle locali attività commerciali e artigiane, e non è stata organizzata una qualsiasi attività culturale o sociale.
L’“evento” musicale organizzato per la sera del 31 dicembre in piazza è meglio non commentarlo da queste colonne, perché potremmo scivolare nel volgare e non vogliamo metterci allo stesso livello di certi personaggi che hanno a cuore solo il portafoglio.
Dopo tanti “errori” commessi dall’elettorato (non dimentichiamo i risultati delle ultime quattro-cinque consiliature) i galatinesi dovrebbero trovare la forza ed il coraggio di non sostenere le “proposte allettanti” ed i “consigli interessati” di chi chiede per parenti prossimi, e in modo anche “pesante”, il voto di preferenza alle elezioni amministrative. Ci vuole uno scatto di orgoglio e di libertà e votare per persone che non hanno motivo di arricchirsi con la politica, che non hanno militanza politica, ma possibilmente con una lunga esperienza tecnico-amministrativa, e soprattutto che non devono dare conto a “padrini” che vengono da fuori città.
Galatina ha diritto all’autodeterminazione ed i suoi cittadini hanno il diritto di salvaguardare i propri interessi senza intermediari vicini e/o lontani.
Se gli elettori di Galatina continueranno a dare il proprio voto agli sconfitti dalla storia, o che si sconfiggono da soli, non dovranno più lamentarsi in futuro: vogliono autoflaggellarsi e nessuna scusa potrà salvarli dalla fine ingloriosa riservata ad una città che ha avuto grandi e nobili natali, ma che negli ultimi anni sta “svendendo” tutti i gioielli di famiglia.
Nessuna scusa, dicevamo, per qualsiasi candidatura che ripresenti errori del passato. Galatina ha bisogno di un suo rinascimento e solo così potrà vivere una nuova stagione politica, sociale, culturale, commerciale, ecc.
Diffidiamo di chi vuole riciclarsi. Dovremmo aiutare tante liste civiche a unirsi fra loro per debellare il cancro della politica di bottega dettata da segreterie che hanno il solo obiettivo di tenere a bada e sotto scacco una città che vuole e deve liberarsi dei vecchi oligarchi.
“C’è gente che non è mai giunta ai concetti, perché è rimasta ferma ai preconcetti, come non è mai giunta al giudizio, restando nel pregiudizio”.



venerdì 13 gennaio 2012



COMUNICATO STAMPA DEL 13/01/2012

Galatina in Movimento si ripropone di fornire un modesto e qualificato contributo per un progetto di amministrazione della Città lontano da vecchie e compassate logiche di sistema, problema questo ormai divenuto quasi un inestricabile rompicapo e alla soluzione del quale sembra che i galatinesi ci abbiano quasi rinunciato.
Con lo stesso e rafforzato entusiasmo ci accingiamo a riparlare della nostra idea originaria, forti di una identità politica già nota ai cittadini e, soprattutto, ben distinta dai partiti classici, dai quali – ancora una volta – ce ne distacchiamo con convinzione, nonostante il loro paternalistico tentativo di tributarci una sorta di “contiguità” con essi.
Il nostro unico obiettivo sarà la realizzazione del nostro programma illustrato nel 2010, nel quale individuammo molteplici criticità che, purtroppo, continuano a rimanere irrisolte e che oggi dovranno essere riaffrontate con gli opportuni adattamenti.
L'auspicio questa volta è quello di poter condividere il percorso con tutte quelle forze cittadine che, deluse dalla comprovata inadeguatezza evidenziata dai partiti sempre più appiattiti da una servile sudditanza verso dirigenti provinciali e regionali che poco o nulla hanno a cuore le sorti della nostra Città, intendano ricreare una nuova base politica locale ed una qualificata classe dirigente.

Avv. Giacomo Galluccio
Galatina in Movimento