lunedì 1 febbraio 2010

Galatina in Movimento ... per il cittadino : Parte la moratoria sui mutui.


Dopo mesi di confronto tra il mondo bancario e i Consumatori, con buona pace di migliaia di italiani soffocati dalle rate dei mutui a causa della crisi, e’ stato firmato l’accordo tra l’Abi e 13 associazioni che ufficializza il via libera alla sospensione per 12 mesi delle rate.

La moratoria sul pagamento delle rate che, secondo le prime stime diffuse lo scorso ottobre potrebbe interessare fino a 130 mila soggetti, scattera’ a partire da febbraio 2010.
Vediamo come funziona.
La sospensione si applica per i mutui - anche in fase di preammortamento - di importo fino a 150mila euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale a prescindere dalla tipologia di tasso di interesse contrattuale (fisso, variabile o misto).
I soggetti che potranno farne richiesta sono il mutuatario (in caso di mutuo cointestato tutti i cointestatari, ovvero gli eredi - esclusi gli eredi minori - interdetti o inabilitati per i quali interviene il tutore) con un reddito imponibile fino a 40mila euro annui che hanno subi’to o subiscono nel biennio 2009 e 2010 eventi particolarmente negativi (morte, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione), compresi quelli che hanno ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi.
Gli eventi sfavorevoli devono verificarsi tra il 1 gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2010.
Inclusi nell’operazione anche i mutui cartolarizzati, quelli ceduti a garanzia dell’emissione delle obbligazioni bancarie, i rinegoziati nell’ambito dell’accordo dello scorso anno e quelli che gia’ sono stati oggetto di portabilita’. Rientrano, altresi’, nella lista anche i finanziamenti accollati a seguito di frazionamento.
Sono, invece, esclusi i mutui con ritardo nei pagamenti superiore ai 6 mesi consecutivi al momento della presentazione della domanda da parte del mutuatario, ovvero per i quali sia intervenuta la decadenza dal beneficio del termine o la risoluzione del contratto stesso, anche tramite notifica dell’atto di precetto o sia stata avviata da terzi una procedura esecutiva sull’immobile ipotecato. Fuori anche i mutui con ritardo nei pagamenti inferiore a 180 giorni qualora tale ritardo si sia verificato antecedentemente al verificarsi degli eventi che consentono di far scattare la sospensione dell’ammortamento e quelli di durata contrattuale originaria inferiore a 5 anni. Non rientrano nella moratoria neanche i finanziamenti che fruiscono di agevolazioni pubbliche (contributi in conto interessi/capitale e provvista).
Capitolo a parte per gli interessi.
Nel periodo di sospensione maturano gli interessi contrattuali pattuiti che possono essere rimborsati dal cliente secondo diverse modalita’, a seconda se la sospensione avvenga per la sola quota capitale o per la quota capitale e la quota interessi.
Sull’intera operazione non, invece, essere previsti ne’ interessi di mora, ne’ spese di istruttoria, e neppure commissioni e garanzie accessorie. La sospensione potra’ quindi avvenire in due modi: con il rinvio della somma delle rate sospese a fine mutuo (e in questo caso si pagheranno gli interessi solo sul capitale rinviato che saranno “spalmati” sulle rate alla ripresa del naturale pagamento del mutuo); oppure con il rinvio della parte di rata relativa al solo capitale, continuando quindi a pagare solo la parte della rata relativa agli interessi maturati.
Per quanto riguarda le banche aderenti, va detto che la lista sara’ pubblicata sul sito dell’Abi (www.abi.it), dove sara’ anche possibile scaricare il facsimile del modulo di richiesta di sospensione, che sara’ comunque distribuito presso le filiali delle banche stesse.
La banca attivera’ poi la sospensione entro 45 giorni lavorativi dall’accoglimento della richiesta del cliente, comunicando l’eventuale diniego alla domanda del cliente entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione della stessa.
L’Abi e le Associazioni dei consumatori hanno previsto di monitorare l’andamento dell’iniziativa nel corso del 2010 (almeno ogni sei mesi) per avere un quadro aggiornato e attualizzato della situazione. L’auspicio e’ che i meccanismi della moratoria possano funzionare in modo piu’ efficiente rispetto ad altre agevolazioni precedenti, come il cosiddetto tetto al 4%.

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