mercoledì 25 gennaio 2012

EVOLUZIONE ...ma non troppo

“Un uomo che viaggia in una regione sconosciuta arriva a un bivio. In mancanza di cognizioni sicure, egli è portato ad un attimo di sosta, di esitazione, di sospensione. Quale strada è giusta? Come risolverà la sua perplessità? Non vi sono che due alternative: egli deve, o proseguire il suo cammino ciecamente o arbitrariamente, confidando nell’esito fortunato del suo tentativo, oppure scoprire delle prove che gli facciano concludere che una determinata strada è la giusta” (J. Dewey, 1933, Come pensiamo).
Un concetto espresso quasi 77 anni fa dal filosofo pragmatico e pedagogista statunitense John Dewey e quanto mai attuale.

Son trascorsi poco più di due anni da quando scrivevamo questi pensieri (in archivio è disponibile la versione del dicembre 2009) e, a distanza di così poco tempo, non sappiamo cosa scrivere di meglio per rimarcare il nostro "essere".


Ribadiamo ancor oggi quei principi imprescindibili ed irrinunciabili per Galatina in Movimento che nasce con un progetto alternativo e non contempla, ne contemplerà, soluzioni frutto di strane alchimie politiche finalizzate al solo scopo di cercare la vittoria fine a se stessa. Oggi con la consueta determinazione rimarchiamo quel progetto alternativo nella forma e nella sostanza secondo il quale, prima di parlare di programmi, è necessario più che mai individuare quegli uomini e quelle donne pragmatici, ma con una marcata connotazione etica e morale, che dovranno successivamente essere gli artefici nel trasformare il classico “libro dei sogni pre-elettorale” in azioni concrete e produttive per la comunità.


Se gli ultimi anni di gestione della cosa pubblica ci hanno insegnato qualcosa è certamente che i maggior danni sono stati procurati non dal “mediocre idealista”, sicuramente inconcludente, ma certamente dal “mediocre pragmatico” che ha ritenuto di poter ovviare ad ogni benché minima regola etica e morale pur di raggiungere l’obiettivo prefisso.


Senza pregiudizi e senza condizionamenti, al di là di sigle e collocazioni, osserviamo e giudichiamo i fatti, riconoscendo come interlocutore esclusivamente chi valutiamo si proponga secondo quei principi che Galatina in Movimento ritiene “alternativi”, in chiara discontinuità anche con il suo di passato.
Non siamo né arroganti né megalomani, siamo uomini e donne moderati che non credono di essere “portatori della verità assoluta” né credono che al di la dello steccato ci sia il “male assoluto”, quindi vorremmo poter condividere il cammino con uomini e donne di buona volontà, anche sotto il simbolo di altri movimenti, con principi etici coincidenti ai nostri.


Vorremmo poter dare un contributo alla rinascita di Galatina, miriamo dritti a Palazzo Orsini ma non a tutti i costi ed a qualsiasi prezzo. Non saremo mai disponibili a barattare le nostre dignità per qualche briciola di potere nella consapevolezza che se non ci saranno i presupposti, non avendo una vocazione donchisciottista, potremmo, anche se a malincuore, decidere di "lasciar fare ai soliti professionisti della politica galatinese".

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