E’ tempo di Bilanci per le società partecipate dal Comune di
Galatina e dopo l’assemblea per l’approvazione di quello della Fiera di
Galatina e del Salento spa, tenutasi in modo RISERVATISSIMO
nel mese di aprile, è la volta della CSA Spa.
Da una prima analisi sul
Bilancio della Fiera, ad un anno dall’operazione di affitto a privati definita
imprevidentemente “un miracolo”, si registra una sostanziale invarianza del
deficit patrimoniale ( € -883.000 del 2013 contro € -913.000 del 2012)
evidenziando tutti i limiti dell’idea sponsorizzata dal liquidatore e condivisa
dall’Amministrazione Montagna. Limiti che ho già sottolineato ampiamente in
sede di Consiglio Comunale allorquando, il Sindaco Montagna e la sua
Amministrazione, anziché pretenderne la restituzione, deliberarono, se pur a
determinate condizioni, la proroga del contratto di comodato dell’immobile di proprietà del Comune, accollandosi, nei fatti, l’onere di ripianare
i debiti dell’Ente Fiera ,
sacrificando i soldi dei galatinesi sull’altare dell’ “opportunità di
rilancio”.
Ad oggi, dopo circa un anno, il
tanto celebrato rilancio è passato ESCLUSIVAMENTE da “Erotika”, manifestazione,
sulla quale qui non esprimo giudizi morali, ma che certamente ha poco a che
vedere con la storia culturale della nostra Città mentre viene affossata la
Campionaria e tutta la sua storia con una totale inerzia e mancanza di
progettualità della quale il Sindaco Montagna e la sua squadra Assessorile se
ne devono assumere la piena responsabilità politica.
Le Liste Civiche che
rappresento, ma certamente anche i galatinesi tutti, attendono poi fiduciose il
“chiarimento” promesso dal Sindaco Montagna circa le affermazione pubbliche del
liquidatore dell’Ente Fiera “… mi sono guardato anni e anni di carte
e ci ho trovato qualcosa non di chiaro, in tutto quello che ho guardato… ”,
oggetto tra l’altro di una mia interrogazione che non ha ancora avuto
riscontro.
Passando al bilancio della CSA
risalta un’evidente mancanza di indirizzo politico che raggiunge l’apice
massimo nel contenzioso in corso di circa € 2.700.000 tra il Comune di Galatina
(socio di maggioranza) e la stessa CSA.
Si passa da un utile 2012
di € 227.000 a una perdita 2013 di € -101.000, generata essenzialmente da
una svalutazione crediti vs. il Comune di Galatina, contestualmente una puntuale
descrizione delle motivazioni che hanno portato alla iscrizione del credito, che,
ove il bilancio venisse approvato con il voto favorevole di tutti i soci,
farebbe risultare difficile sostenere le proprie ragioni in sede di contenzioso.
Dobbiamo quindi attenderci anche quest’anno che il Sindaco o il suo delegato si
assenterà ricreando l’anomalia di un bilancio approvato dal solo socio privato di
minoranza? Staremo a vedere.
A completamento di questo
quadro confusionario il parere del Collegio Sindacale che si esprime in netto
contrasto con l’operato dell’Organo Amministrativo allorquando afferma che “l’Organo amministrativo ha proceduto ad una
svalutazione eccessiva dei crediti di dubbia esigibilità che si è trasformato
in un accantonamento quasi sproporzionato rispetto alla dubbia esigibilità…………”
Entrambi gli Organi sono nominati
a maggioranza dal Comune di Galatina e questa inconsueta posizione critica
lascia ben immaginare la condizione d’incertezza confusionaria che avvolge l’Amministrazione
Montagna nei rapporti con la CSA.
Sarebbe opportuno che il
Sindaco Montagna riflettesse su una ipotesi transativa piuttosto che demandare
ad un giudice lo sbroglio della matassa “chi deve quanto a chi” tra CSA e
Comune di Galatina perché, in ogni caso, si determinerebbe un danno per le
casse comunali e quindi per i galatinesi tutti.
Si parli di partecipate piuttosto che del vergognoso
commissariamento dell’ARO, degli interminabili lavori della tangenziale, della
propagandistica inaugurazione della palestra che a detta degli operatori del
settore non ha le caratteristiche tecniche per essere utilizzata , fino alla
gestione del canile che merita sicuramente maggiori approfondimenti e all’imbarazzante sponsorizzazione della
festa patronale dalla TAP, la sensazione è di una Amministrazione
autoreferenziale, inadeguata ed incapace di autocritica, anche quando nei fatti
si evidenziano i limiti.
Rivolgiamo l’ennesimo invito al Sindaco Montagna per una
svolta in grado di dare risposte alla città, nell’impossibilità, pur convinti
assertori dell’importanza di una continuità di governo, chiediamo ne prenda
atto e concluda quest’amara esperienza amministrativa galatinese.
Marcello Amante
Liste Civiche Galatina
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