COMUNICATO
Galatina, 20 giugno 2013
Siamo
contrari al co-incenerimento dei rifiuti. Totalmente e inequivocabilmente.
Detto
questo, non possiamo accettare quanto dichiarato dal Sindaco Montagna nell'intervista pubblicata su un quotidiano
locale con cui lascia spazio a interpretazioni e temporeggiamenti.
Dopo
aver condotto una campagna elettorale atterrendo i galatinesi sugli effetti del coincenerimento come causa
di tumori e neoplasie;
dopo
aver chiaramente scritto nel suo programma elettorale la totale contrarietà
all'utilizzo del CDR (oggi ribatezzato CSS) nei
cementifici;
dopo
essere salito più volte su un palco in compagnia di medici oncologi suoi
colleghi a sostegno delle proprie certezze;
l'unica
risposta che riesce a dare alla Regione, per l'inserimento di Galatina nel
circuito dei comuni atti a ospitare strutture destinate al co-incenerimento, è
la proposta di convocazione di un Consiglio Comunale monotematico !
Un
film già visto, trasmesso da precedenti Amministrazioni. Una replica utile solo
a perdere del tempo prezioso.
Ricordando
anche la battaglia condotta contro l’incenerimento del CDR dalla Vicesindaco e
Assessore all'Ambiente, oggi silente, col sostegno dall’intera maggioranza, non
è concesso tergiversare su posizioni dubitative o fataliste.
Il
Sindaco Montagna, legittimato dal voto dei galatinesi, non ha bisogno di alcun
ulteriore ampio consenso da reperire in Consiglio Comunale.
Ha
solo l’obbligo politico e morale di decidere ed agire con coerenza su questo
progetto nato, alle spalle di galatinesi e salentini, da un' Amministrazione Regionale
considerata amica e inserita in quell'asse di collegamenti istituzionali
diretti tanto enfatizzata dal Sindaco e dalla sua maggioranza in campagna
elettorale.
Sappiano,
il Sindaco e l'Assessore all'Ambiente, che, nell'epilogo di questa
vicenda, sarà inevitabile
l'assunzione delle proprie responsabilità.
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