Per rispetto dei tanti galatinesi che ci hanno dato fiducia,
riteniamo necessario dover replicare alle stucchevoli dichiarazioni del Sindaco
Montagna che, anziché far tesoro di suggerimenti e critiche per migliorare la
propria azione amministrativa, gioca la carta, ben collaudata, di certe volpi
della vecchia politica provando a buttarla in rissa, per evitare di rispondere
alle domande.
Non funziona più Signor Sindaco, lasciamo a Lei la sterile
polemica e il livore, frutto di una suscettibilità tipica di chi non ha
argomentazioni, di cui ne aveva dato un saggio pubblico quando, in un Consiglio
Comunale prenatalizio, una sua incommentabile reazione, scomposta e inadeguate
alle Istituzioni, aveva creato stupore ed imbarazzo tra i presenti e i
dipendenti comunali.
Vogliamo invece riportare il dibattito nei termini della
concretezza dei fatti.
Cominciamo parlando dell’Ente
Fiera sulla quale mai Le abbiamo attribuito responsabilità dirette sul
passato, ma, visto che è Lei a portarci su tale terreno, non possiamo che
evidenziare ai galatinesi che gli ultimi due Presidenti, con responsabilità
sicuramente dirette, sono riconducibili, rispettivamente, uno a nomina PD, il suo partito, e uno a nomina Socialista, il suo ex partito. Quello che Le si contesta direttamente invece è
l’aver scientemente e colpevolmente subito la regia del liquidatore, il dr.
Spagnulo, già amministratore dell’Ente, che potrebbe non avere nessun interesse
a far emergere eventuali responsabilità politiche e gestionali di chi ha
portato la società alle attuali condizioni fallimentari. Le ricordiamo, poi, quanto
Lei sia reticente nel rispondere a domande precise che Le sono state fatte
anche in Consiglio Comunale e ci riferiamo, in particolare, alle dichiarazioni
pubbliche rese dal dott. Spagnulo alla Sua presenza quando riportava “fatti poco chiari” dei quali Le abbiamo
chiesto da tempo conto, senza riscontro alcuno.
Ci dice di aver chiesto la restituzione dell’immobile, ma modi
e tempi non è dato sapere in maniera ufficiale, e a fronte di un ipotetico,
ingiustificato e strumentale rifiuto ha pensato bene di avallare l’ipotesi di
una proroga contrattuale del contratto di comodato gratuito i cui limiti erano
talmente evidenti che ha dovuto richiedere il supporto di un parere legale
esterno per poterla sostenere.
L’unico evento certo e concreto nella vicenda è che questa
Amministrazione, incapace di programmarne il rilancio, ha, nei fatti, decretato
la morte della Campionaria, fiore all’occhiello della nostra città per oltre 60
anni. Oggi, quindi, sarebbe opportuno chiarisse meglio a quali “provvedimenti conseguenti” lei fa
riferimento nella sua nota apparsa sugli organi di stampa e quale concretezza ha
dato alle Sue parole.
Passiamo alla CENTRO
SALENTO AMBIENTE, qui fatti e atti smentiscono con semplicità le sue
argomentazioni.
- Negli ultimi 8 ANNI
tre dei cinque Presidenti che si sono succeduti sono stati di nomina PD, sempre il suo partito, ossia due Segretari
cittadini del Partito Democratico, rispettivamente Mele e De Matteis e
l’attuale Torrone.
Quando parla di
eredità, quindi, pensa ai piani integrativi ed ai contenziosi con i dipendenti tutti
lasciti di queste gestioni ?
- Alla
scadenza naturale della CSA del 31/12/2012, la sua Amministrazione, anziché
metterla in liquidazione come tutta la città chiedeva, lo si poteva fare pur
consentendole di continuare il servizio sino all’avvio degli ARO, ha fortemente
voluto farla rinascere deliberandone la
proroga e lo fa nello stesso Consiglio Comunale del 21-12-2012,
caratterizzato dagli “inopportuni” atteggiamenti
richiamati in premessa.
Perché allora oggi chiama “eredità”
una CSA Spa che Lei ha deciso di far sua, allungandole la “vita” ?
- Il 9 maggio 2013 fu da noi
proposta e presentata in Consiglio Comunale, controfirmata da tutte “quelle minoranze presenti in Consiglio
Comunale” che oggi accusa d’incoerenza, l’istanza da Lei rigettata avente
per oggetto:
“richiesta di istituzione di una Commissione Speciale di indagine, ai
sensi dell’art. 16 Regolamento Comune di Galatina, sulla gestione della
Centro Salento Ambiente SpA”.
Perché, quindi,
oggi lancia generiche accuse quando è Lei ad aver impedito che si potesse
avviare un percorso di chiarezza politica ed amministrativa su un ventennio di
gestione ?
Consigliere Comunale
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