Spettabile Redazione,
qualche giorno fa ho avuto modo di leggere l’articolo pubblicato sul Vs. sito che riporta una lettera indirizzata agli organi competenti avente ad oggetto la “riorganizzazione della rete punti nascita nel Salento”, riorganizzazione che prevede una sensibile riduzione dei Punti Nascita nella provincia di Lecce con l’alto rischio della chiusura (accorpamento è un evidente eufemismo) dei reparti Ostetricia/Ginecologia e Pediatria/Nido dell’Ospedale S. Caterina Novella di Galatina.
In pratica una mazzata quasi mortale per tutta la struttura se non interverranno azioni uguali e contrarie tali da riequilibrare il taglio, l’esempio è sotto gli occhi di tutti basti volgere lo sguardo verso la vicina Nardò.
Ritengo che le soluzioni indicate nella lettera, basate sulla logica e sul buon senso, siano altamente condivisibili e che, in una fase di riordino che prevede accorpamenti di reparti, a poco dovrebbero valere i dati dello storico delle nascite perché andrebbero ad influire negativamente su una nuova ed altamente diversa dislocazione dei reparti medesimi nelle strutture sul territorio.
Partendo da due punti fermi quali il “Vito Fazzi” di Lecce a nord ed il “Panico” di Tricase a sud non si comprende come, nella volontà di garantire eguale diritto all’assistenza a tutti i salentini, si possa ovviare di prevedere una terza struttura altamente ricettiva e qualificata situata al “centro” del territorio di competenza.
Questo ipotetico centro, può avere un solo nome : Galatina, universalmente riconosciuta come “ombelico del Salento”. Il discorso qui si potrebbe allagare chiedendoci perché oggi questo “ombelico del Salento” è stato, di fatto, spogliato in ogni settore della sua centralità a favore di altre cittadine geograficamente più periferiche, ma non è questo il momento e quindi rimandiamolo ad altra occasione.
Nella lettera non si fa, ovviamente, riferimento a notizie ufficiose, nulla si dice per esempio riguardo a una bozza di delibera che circola da giorni tra gli uffici regionali e delle Asl che prevede tra le altre “l’accorpamento” del Punto Nascita dell’Ospedale di Galatina, né circa le intenzioni della Direzione Generale delle Asl di anticipare l’accorpamento dei reparti al 30 giugno p.v., in proposito risulterebbe che i Dirigenti dei vari Punti Nascita siano stati convocati per definire una soluzione concordata, da proporre alla Regione quale soluzione conclusiva.
Qual è la motivazione con cui si chiede di anticipare i tempi ? Forse con un velato “ricatto” psicologico paventando la impossibilità, allo stato, di concedere le ferie estive agli operatori per mancanza di personale ? Parliamo di diritto alla salute di tutti i salentini, è quindi accettabile tutto ciò?
Atteso che la lettera da cui traggo queste mie considerazioni ha come primi firmatari, quali rappresentanti dei rispettivi sindacati di categoria, il nostro nuovo Primo Cittadino Dott. Cosimo Montagna e un Consigliere di maggioranza Dott. Biagio Galante, concludo con la speranza che nella loro duplice veste sapranno pretendere, e quindi garantire, che i diritti dei galatinesi e dei cittadini dei Comuni limitrofi non verranno palesemente ed ingiustificatamente calpestati ed ignorati, ricordando anche come, in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale, il Dott. Montagna abbia fatto prendere formale impegno ad impedire ogni sopruso a danno dell’ Ospedale di Galatina a Sergio Blasi, Segretario regionale del suo partito.
Cordialmente